Cominciò tutto da un nido di pettirosso caduto da un albero tagliato. L'avevano buttato giù gli operai comunali che pian piano stavano distruggendo - “per riqualificarli”, dichiararono - tutti i ventidue angoli di Guspini che Daniela aveva piantumato e recuperato dal degrado insieme agli abitanti dei quartieri vicini. Guspini nei primi anni

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