Domenica 10 maggio sono andata alla quinta marcia per la vita (la mia seconda). Dalla precedente non è cambiato molto: solite frasi, soliti cartelli. “Io non sono un grumo”. “Non mi uccidere”. “Stop aborto”. “La legge 194 è una legge assassina”. “L’aborto ferisce l’amore”.

Tra i testimonial antiabortisti d’eccellenza c’è spesso madre Teresa di Calcutta: “Se una mamma uccide il frutto del suo

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