Il lungo periodo di “sosta” forzata a causa del COVID19 ha scosso coscienze individuali, messo in evidenza responsabilità generali, terremotato la scienza e reso ancora più evidente la fragilità dei destini umani.

Costretti a prendere coscienza della nostra inadeguatezza, abbiamo messo in discussione modalità di vita organizzata, denunciato i difetti e le incongruenze, dando il via ad una riflessione complessiva delle relazioni ma con proposte alternative ancora non definite nella loro sostanza e sperimentali. Le crepe che si sono aperte nei nostri sistemi di vita hanno bisogno di una riflessione e di un intervento comune attivo che vada oltre le analisi.

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