IL RAPPER CHE SPACCIA LA VIOLENZA PER ARTE : JUNIOR CALLY, SIMBOLO DELL’ INCOERENZA CIVICA DI UN PAESE CHE NON SA PIÙ RICONOSCERE LA DIFFERENZA TRA I CONTENUTI E Il VUOTO. ANCHE A SAN SANREMO 

Non è vero che tutto è arte e non è vero che con la scusa di fare arte si è liberi di dire e fare tutto. Questo è il paravento di chi non ha nulla di valido da dire o da fare. La violenza delle parole è semplice da attuare, sopperisce alla nullità dei contenuti, ovvero è il contenuto dei violenti, di gente che avrebbe bisogno di terapie psichiatriche, non di ottenere risonanza alle proprie fantasie deviate di violenza sulle donne.

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