Molti parlano dei giovani italiani che ”vanno all’estero”. Espatriano si dovrebbe dire, ma non come un tempo da ”poveri emigranti’ con la valigia  cartone in mano, ma da diplomati, laureati o addirittura con vari master nel curriculum, ma che non trovano applicazione pratica ”a casa” e allora cercano altrove, in quella che è sempre la nostra casa, l’Europa, più allargata, più inaspettata  perché non la conosciamo a fondo, ma pur sempre la nostra casa. Ma dobbiamo imparare ad accettare altre culture e stili di vita, che non sono i nostri, anche se europei.

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