L’abuso del termine “sessista”, in questa metà di luglio da parte del political correct-uncorrected lascerà ancora una volta il tempo che trova. L’elenco dei politici schierati pro o contro (viene sempre da chiedersi dove fossero prima) è lungo e scarsamente rilevante. Quest’uso linguistico offensivo-riduttivo del genere femminile non è nuovo.
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- Categoria: Dols
- Pubblicato: 11 Luglio 2019
La questione dell’uso improprio o del cattivo uso delle parole per ribadire una discriminazione di genere meriterebbe ben altre riflessioni di quelle messe in moto dal botta e risposta innescato tra Salvini e Spadafora in questi giorni.