Fuerteventura  è un’isola che o si ama o si odia di Rossana Piasentin

Eccomi di ritorno da Fuerteventura. Ci sono andata per l’ennesima volta e le amiche mi chiedono perché, io che amo viaggiare e scoprire posti nuovi, a metà inverno, torni sempre a Fuerte (ormai la chiamo così, amichevolmente!).

El Cotillo

El Cotillo

Premesso che è un’isola che o si ama o si odia, appare chiaro che la amo. Sono stata subito colpita dalle sue incredibili spiagge sempre pulitissime e selvagge, dai panorami a perdita d’occhio (quelli che ti fanno respirare a fondo e sentire libera anche se piccola, là, in mezzo al nulla), dalle montagne brulle ma con forme dolci che si colorano di rosso o arancio o oro a secondo dell’illuminazione e della presenza di sabbia, dal mare che, anche se è oceano, ha colori mediterranei ed è pulito e trasparente (non ho mai visto una plastica né sulla spiaggia né in mare), dal cielo mutevole perché spira sempre vento (gli alisei che a volte possono essere un po’ fastidiosi a dire il vero…) e dal clima che difficilmente tradisce: sempre tiepido, abbastanza per poter fare il bagno, sempre; non ho mai mancato un giorno.

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