Solo nei rivoli di inchiostro che solcano le pagine bianche prima intonse e poi vissute di chi le traccia e di coloro che le scrutano, le analizzano, rivolgono loro occhiate qua e là rapite o superficiali, solo lì esiste una trasposizione di pensieri connessa al benessere.
Si può scrivere di felicità, ma difficilmente è possibile vivere questo stato dell’anima scrivendo.