Pur nel suo dolore che l’ha colta impreparata- e chi mai può essere preparata ad un dolore così forte e a quell’eta?- ha avuto la forza di rialzarsi in piedi e di reinventarsi la vita, mentre noi sue coetanee ci permettevamo ancora di spaziare tra le nostre infinite possibilità con quel senso di onnipotenza che ci caratterizzava.

Ho sempre amato il suo stile, sia quando ancora era una ragazzina sui banchi del liceo che oggi, con la sua età-che è poi anche la mia-portata benissimo.

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