Poche in Italia le donne che hanno ricoperto o ricoprono questo ruolo.

Nella nostra nazione, l’estensione del diritto di voto alle donne è il provvedimento più significativo della prima fase della legislazione elettorale. Il decreto legge del primo febbraio 1945 per un errore, non riconosceva alle donne l’elettorato passivo, cioè potevano votare ma non essere elette. Corretto l’errore il 10, il 17, il 24, il 31 marzo ed il 7 aprile del 1946 le urne si aprirono in 5722 tra città e paesi per le elezioni dei consigli comunali.

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