Il pubblico abituato ad un’informazione imprecisa impara a conviverci, non se ne scandalizza e si prepara a perdere la capacità di riconoscere le fake news.

Nelle settimane appena trascorse, abbiamo sentito un gran parlare di malaria, in seguito alla sciagurata notizia della bimba morta all’ospedale di Trento.

L’argomento è stato dibattuto (e continua ad esserlo) in molti talkshow, telegiornali e ne è stato scritto su un numero imprecisato di quotidiani e riviste. Soprattutto, hanno parlato di malaria molti medici, scienziati, specialisti del settore dell’infettivologia e dell’epidemiologia.

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