Fa parte della “cultura” di un popolo, perché è sulla base del confronto tra il reale e questo “patrimonio” di pre-concetti che cresce, si sviluppa, progredisce una società.
Ho usato la parola “pre-concetti” nel senso letterale, proprio per indicare che l’immaginario collettivo è composto da idee non originali, non nate da un’osservazione diretta della realtà, ma già presenti nella testa dell’individuo, tramandate e promulgate dalla società in cui vive.