Ci sono delle dirette responsabilità  dei media nel supportare il cambiamento e rimuovere le radici della cultura della violenza e dello stupro.

Da attivista per i diritti delle donne e da blogger senza tesserino né da pubblicista né da giornalista spesso e volentieri ricevo richiami, perché non avrei i “titoli” per pubblicare articoli e riflessioni, non sarei abbastanza autorevole per farlo. Mi ci vorrebbe la patente, guarda un po’ come gira il mondo, le parole delle donne non hanno tutte lo stesso diritto di cittadinanza e di esistenza.

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