Alle sette di sera, su İstiklâl Caddesi, i top e le minigonne scompaiono. Da venerdì notte, sulla via dello struscio di Istanbul, e poi su fino a piazza Taksim, cuore passionale della città, vige una legge non scritta che le donne hanno imparato in fretta a rispettare. Dopo una certa ora, meglio girare con braccia e gambe coperte, magari pure con un velo a mascherare collo e capelli.

La notte è del popolo di Erdogan, che resta sveglio fino a tardi facendo caroselli per le strade, cantando inni patriottici o inneggiando alla pena di morte contro gli autori di questo golpe amatoriale.

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