La lunga marcia delle donne nelle società quotate

Sta forse calando l’interesse per la presenza femminile nei consigli di amministrazione? È l’impressione (da altri però contestata) che si ricava da una veloce analisi sulla sessantina di società che quest’anno hanno rinnovato i propri organi sociali.

Secondo la legge Golfo-Mosca, che ha imposto alle società italiane quotate e pubbliche di riservare un certo numero di posti in Cda e collegio sindacale «al genere meno rappresentato», che è quello femminile, le società che tra aprile e giugno hanno rinnovato i propri organi sociali dovevano riservare alle donne un terzo dei posti disponibili: il 33,33%.

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