Echi, reti in cui rimane impigliato un ricordo. Domenica mattina, presentando "La non mamma" di Susanna Tartaro, Susanna fa un nome di scrittore amato, che fin qui non le avevo mai sentito pronunciare. E' quello di Carmelo Samonà. In particolare, cita "Fratelli". E' un romanzo bellissimo, che uscì per la prima volta nel 1978 e venne ripubblicato da Sellerio nel 2008, diciotto anni dopo la morte dell'autore. Ne esiste ancora qualche copia, quindi leggetelo. Ma non è il Samonà che mi incantò quando ero una giovane donna che si occupava di musica classica.

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