In tanti mi avevano parlato di Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo. Molti di quei tanti mi avevano detto che era un film potente e bellissimo, alcuni di quei tanti mi avevano riferito dell’insofferenza di parecchi cinefili, altri ancora erano sconsolati per la cupezza del film medesimo. Ora, io non sono certo una critica cinematografica o un’esperta di cinema, né mi rivenderei mai come tale: però, dopo aver visto e amato il film, e amato moltissimo, ho deciso di scrivere alcuni post, perché mi sembra che, giudizio estetico a parte, Favolacce tocchi nervi scoperti, e questi nervi scoperti, scopertissimi, riguardano il rapporto del mondo adulto con i bambini.

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