In una mattina come questa, calda come questo maggio, anomala come questo maggio, mio padre non si svegliò. Sono passati 34 anni e ogni anno il dolore ritorna: per l'insensatezza di quella morte, improvvisa e imprevista, e stupida, come tutte ma un po' di più, per il sonnifero del sabato che doveva regalargli una notte serena e che invece allungò quella notte fino a vanificarne il termine. E perché lo ha fermato a quattro giorni dal suo compleanno, il 29 maggio, o per meglio dire da uno dei suoi due compleanni.

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