Ray Bradbury diceva: "Dovete essere ubriachi di scrittura, così che la realtà non riesca a distruggervi". Ma a volte, forse, e sottolineo forse, occorre sperare che la letteratura scardini la realtà, la ubriachi, la faccia a brandelli, la riveli. Naturalmente è presto: non possiamo che prendere appunti incerti su un taccuino, distraendoci a ogni riga. Sì, perché più il tempo passa più si fa fatica: è difficile abituarsi, ammesso che occorra abituarsi, e a quel "non durerà" dei primi giorni si sostituisce il "durerà molto" che pesa sul cuore.

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