Le nuove abitudini. Il tg delle 19 da ascoltare in silenzio sul divano. Il viaggio verso via Asiago ogni giorno più corto. La radio ogni giorno più vuota. Infilarsi la mascherina se qualcuno entra nella tua stanza. Faticare a leggere, persino io. Affrontare con oscuri terrori i miei dolori reumatici che, puntuali a ogni marzo, fanno dolere schiena e braccia. Avere gli incubi. Mandare al diavolo gli incubi. Mandare al diavolo me stessa. Fare il caffè e uscire in giardino. Questa, veramente, è una vecchia abitudine, è la piccola grazia delle giornate che cominciano a essere tiepide, è controllare la lavanda e il rosmarino, mandare un bacio alla piccola tomba delle pogone (i miei amati draghi, scomparsi in rapida sequenza un anno fa) dove si arrampica la rosa selvatica.

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