Qualcuno lo avrà forse intuito, ieri pomeriggio, ma c'erano alcune affermazioni del mio ospite con cui ero in profondo disaccordo: il disprezzo per gli scriventi, l'orrore per la parola "storie" e per il verbo "narrare", l'idea che letteratura ed esercizio di stile coincidessero. Alt, fermi: è ovvio che non bisogna essere d'accordo con le persone con cui si dialoga. Anzi, dalla diversità di opinione possono venire idee nuove, e fornire a chi ascolta punti di vista più nitidi. Detto questo, c'è un ricordo che affiora, tutte le volte che mi imbatto nel disprezzo, sottinteso o reso evidente.

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