Vi siete mai chiesti perché in non pochi romanzi distopici Roma salti in aria? D'accordo, il Vaticano, la portata simbolica e tutte quelle cose là. Però ogni tanto penso che c'è qualcosa, in questa città, che suscita il desiderio oscurissimo di vederla distrutta. E c'è, credo, soprattutto in chi ci è nato e cresciuto. Sono nata a Roma negli anni in cui la periferia coincideva con l'inizio della campagna. Abitavo a quello che si chiamava, con retaggio colonialfascista che allora non capivo, Quartiere Africano.

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