C'è bisogno di tempo, e il tempo invece, più che mai in questo settembre, si avvita e scivola verso la ripetizione dei gesti, dei riti di fine estate, degli incontri, degli impegni. C'è bisogno di capire, e in questo momento mi sembra che ogni comprensione sia comunque offuscata. C'è bisogno di libri buoni. Frammento. Cecità, Saramago. Ps. Da domani a lunedì sarò al Festival di Mantova. Ci si rilegge martedì prossimo. Tempo, appunto.

Mi sembra di vedere, era meglio essere prudente, non tutti i casi sono uguali, si suole addirittura dire che non esistano le cecità, ma i ciechi, quando l’esperienza non ha fatto altro che dirci che non esistono i ciechi, ma le cecità.

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