Continuo a non spiegarmi il motivo della sottovalutazione (non critica, certo: da parte dei lettori) di Tommaso Landolfi, di cui abbiamo discusso ieri a Fahrenheit. Non critica, ripeto, perché gli omaggi e le riflessioni continuano a esserci: da Alessandro Banda su Doppiozero a Michele Mari (qui il saggio tratto da I demoni e la pasta sfoglia sul sito del Centro studi Tommaso Landolfi), all'intervento di Veronica Raimo tratto dal lavoro di Carlo Mazza Galanti, uno dei critici più attenti e sensibili ai discorsi sul fantastico italiano, per Not, tutto da leggere.

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