venerdì 12 dicembre 2014

LA SCELTA BRASILIANA

Il 24 Novembre , sulla base di 300.00 firme raccolte e di una enorme risonanza in tutto il paese, il governo di Brasilia ha negato il visto di ingresso a Julien Blanc, cittadino svizzero, dando indicazione esplicita a tutte le proprie ambasciate e consolati.
Cito "...Julien  Blanc è persona non gradita nel nostro Paese."
GRAZIE !! Grazie al governo di Brasilia e grazie a tutte le donne di quel paese che si sono mobilitate e in tre giorni hanno raccolto le firme e attivato un' azione di protesta fortissima.
Questa è una pagina bella e vittoriosa per tutte noi, per noi che siamo UNA : partecipi dei cinquantamila stupri denunciati ogni anno in Brasile ( che triplicano se consideriamo quelli " medicati" in pronto soccorso ma non seguiti da denuncia) ma partecipi anche al dignitoso no di quello stesso Paese , un NO coraggioso e assolutamente coerente  alla decisione di porre rimedio e argine a questa piaga innalzando le pene e inasprendo le sanzioni con le nuove recenti leggi entrate in vigore.
Un No che fa del Brasile un paese progredito, un Paese proteso in avanti, in crescita.
E qui vorrei anche aprire una riflessione sul concetto di evoluzione, crescita e progresso.
Purtroppo , nella farneticante logica "merkelliana"dell'accumulo capitale, la crescita è un fatto meramente materiale: soldi, potere e finanza sono le categorie che uniformano il pensiero, limitandolo e condizionandolo.
Risultati immagini per facce dipinte ragazze tifose brasileLa crescita di un Paese la consideriamo solo dal punto di vista dei debiti e dei crediti e così finiamo per fermarci, per smettere di pensare che la nostra evoluzione è relativa a ben altro e riguarda la nostra felicità, la nostra capacità di scegliere il diritto e la giustizia, il benessere delle persone, la protezione di chi amiamo e di chi è più vulnerabile.
Dunque grazie a questo meraviglioso Paese che  da una lezione a tutti.
Ci piace sognare e immaginare che la giustizia svizzera  presenti il conto a questo stupratore seriale che fa apologia di reati gravissimi, si definisce artista del rimorchio, insegna come stuprare le proprie vittime, come individuarle e sceglierle  tra le più vulnerabili, e, nelle sue "lezioni" da 2000 dollari o euro cadauna, spiega pure come soffocare una " preda"  in un certo modo per indebolirne la resistenza e così via.....



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martedì 30 settembre 2014

LA RAGAZZA CON IL MATERASSO AL COLLO

È di oggi la notizia della svolta "  YES  MEANS  YES  " in California per quanto riguarda l'accertamento del reato di stupro. In pratica deve essere esplicitato verbalmente con un chiaro " si " il consenso e l'accettazione del rapporto. In caso diverso, cioè al di fuori di questo chiaro assenso tutto è stupro.
Leggo con dolore che l'essere ubriaca o aver dato ad intendere che ci stava essendo uscita da sola con il tipo è stato interpretato nei processi ( i pochi processi istruiti a partire dalle poche denunce ) come un consenso al rapporto sessuale.
Che vergogna ! Essere ubriaca, nel paese che nuota nell'alcol , come espressione di consenso al rapporto sessuale ci fornisce  un'agghiacciante idea di quanti stupri passino inosservati e impuniti.....Trovo oltraggioso che questo" consenso alcolico "sia accettato da un tribunale che si fa carico di tentare una giustizia.
Riflettiamo un poco anche sui modelli culturali che importiamo supinamente: il mitico college americano che nei diecimila telefilm che vediamo a ogni ora è rappresentato come meta ambita da qualsiasi studente e famiglia, come strumento di elevazione e avanzamento sociale. Un percorso che ad una studentessa su cinque costa uno stupro praticato e inflitto da persone che conosce all'interno del college !
Questa ragazza californiana nella foto  , per ottenere attenzione, chiedere giustizia e stimolare il dibattito, ha inscenato una protesta singolare : gira con il materasso sul quale è stata stuprata al college. Rende visibile il peso che si porterà per sempre dentro e di fronte al quale è già difficile pensare di "fare " giustizia. Non continuiamo a violentare le donne umiliandole con attenuanti oltraggiose e assolutamente ingiuste per gli stupratori. Aggiungo anche un'altra considerazione che riprenderò più avanti: abbiamo iniziato a pensare a nuovi contenuti per la scuola nel post Cambiamo programma . Perchè non interrogarci anche sulla prevenzione dello stupro come contenuto specifico ?

martedì 16 settembre 2014

CAMBIAMO PROGRAMMA

No, non è un invito a passare da un canale all'altro della televisione nè un appello a variare qualche forma organizzativa .....CAMBIAMO  PROGRAMMA è un'idea  , un sogno nel cassetto.
Abbiamo visto, tristemente , quale eco di consensi e risonanza abbia avuto tra giovani e giovanissime donne l'appello recente Women against feminism.
triste davvero vedere che le nuove generazioni  di donne non sentono come loro patrimonio personale il vissuto di lotte e passioni delle generazioni di donne che le hanno precedute.
C'è una frattura. Dobbiamo essere coraggiose e coraggiosi , tutti, e prenderne atto, senza giudizi, senza condanne. Ma prenderne atto. Si è spezzato un filo.Potremmo stare ore, giorni e forse più a discuterne, potremmo perderci nei meandri di mille spiegazioni ed analisi sociologiche varie. Tuttavia la situazione resterebbe così come è adesso. Perchè quando guardo la sedicenne sull'autobus che non alza lo sguardo dal cellulare per un'ora intera di percorso e sta messaggiando compulsivamente imprecando contro le unghie rifatte di "...quella**** che mi ha fottuo il tipo.... " ecco, in quel momento, sapere che ho difronte un'adolescente digital native con l'identità liquida non aiuta nè me nè lei riannodare quel filo che le permetterebbe di vivere la propria affettività e sessualità e socialità in maniera più evoluta e gratificante, meno " da branco "  primitivo, perchè il mondo non è fatto di femmine che si disputano il maschio, nè di uomini che "hanno" una  donna da esibire .
Mi chiedo che consapevolezza abbiano queste giovani donne del loro corpo e dell'amore, anche quello fisico...Quindi che fare' L'idea sarebbe proprio CAMBIAMO  PROGRAMMA.
Cominciano dalla scuola : perchè la scuola continua a proporre programmi di letteratura e cultura generale obsoleti, dove per buona parte dell'anno scolastico i giovani si confrontano per mesi con ( perdonatemi davvero !)solo e quasi esclusivamente con  maschi come Alfieri Dante Svevo etc...
le poche donne citate nelle nostre antologie finiscono per essere elencate velocemente tra i " minori " , i loro cognomi memorizzati dagli studenti e tristemente  anche dalle studentesse per superare qualche domandina trabocchetto e superare qualche quiz .Finito lì oplà nel dimenticatoio.
Perchè non favorire la crescita dello spazio di studio e confronto con le tantissime figure femminili della letteratura europea ? Perchè non dire a queste ragazze che tante donne prima di loro hanno studiato e lottato per acquisire spazi dove vedere realizzare i propri diritti e sviluppare le proprie competenze ? Partire da lì, dialogare , costruire percorsi di dibattito. Dare a queste ragazze la possibilità di riannodare quel filo e andare avanti, perchè c'è anche una considerazione fondamentale da fare : LE DONNE DI DOMANI SONO LE GIOVANI DI OGGI. Hanno tutti i diritti e tutto il bisogno di riannodare quel filo e aggiungere il loro pezzo, la naturale evoluzione della cultura femminile. Di questo ne siamo responsabili tutte, noi, oggi.
Quindi perchè non lanciare la petizione per una femminile revisione dei programmi di studio ?
Perchè non inserire , obbligatoriamente, i corsi di Autodifesa femminile nella scuola dell'obbligo e in quella secondaria ? Anche questo cambio di programma permetterebbe di costruire ponti di dialogo con le nuove generazioni di donne.
Perchè, se molte di loro oggi ci dicono di essere contro il femminismo, è anche perchè noi forse no abbiamo fatto tutto il possibile e ci siamo fatte prendere un poco dallo sconforto.....Che ne dite ?

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sabato 26 luglio 2014

che peccato non aver bisogno di essere femministe!

   Libere di esprimersi le giovani anti femministe che stanno intasando i social con i loro cartelli......Chissà se si sono accorte che stanno usando lo stesso strumento ( il cartello con lo slogan ) che appartiene a generazioni di donne di ogni tempo , luogo e condizione della lotta femminista..........
Risultati immagini per immagini donne che protestanoRisultati immagini per immagini donne che protestano
Una domanda : se non ci fossero state generazioni di donne che hanno lottato prima di oggi per il riconoscimento di pari dignità e diritti , loro, le anti femministe, sarebbero libere di esprimersi così come stanno facendo adesso ?
Sarebbero  in grado di farlo?  cioè sarebbe stato loro consentito di studiare quel minimo per esprimersi scrivendo un cartello e accedendo a un social ?
Lo sanno che per molte donne ancora oggi, nel femminismo superato, come dicono loro, è un sogno leggere, scrivere, studiare ,esercitare una professione,contribuire alla scelta politica del proprio paese, decidere come e quando fare dei figli, essere curate se ammalate...? Un sogno che a molte costa la vita spesso anche con fini orribili?
Risultati immagini per immagini donne che protestanoTrovo agghiacciante il cartello" non sono femminista perchè non sono vittima " LE  DONNE  SONO  UNA : il progresso di una libera le altre, brutalizzarne una produce violenza su tutte.
Risultati immagini per immagini donne che protestanoCara ragazza che hai scritto così finchè anche solo una donna o bambina su questo pianeta sarà sfruttata, torturata, esclusa, discriminata, brutalizzata, venduta sarai vittima anche tu e anche tu avrai bisogno di quello che il femminismo costituisce in tutte noi.
Risultati immagini per immagini donne partigiane
E ogni volta che una di noi riesce a emanciparsi un pò allora anche, come tutte noi, farai un passo  avanti.
Con questo piccolo post vorrei onorare le donne, davvero tante, che nel passato hanno creduto in questo nostro oggi e vorrei stimolare tutte a rinnovarci  nel custodire e far prosperare i semi delle tante battaglie per la libertà e l'emancipazione.Risultati immagini per immagini donne che protestano

venerdì 25 luglio 2014

LA SORELLANZA

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La Sorellanza è un libro scritto da Luisa Rimassa, scrittrice  , pubblicato ilmiolibro.it a luglio 2014. Il  titolo è una riflessione aperta ,come aperto è il finale di questo noir  tutto genovese come la sua autrice.
Considerare il problema della violenza di genere  significa non dare nulla per  scontato e che  nulla si può risolvere in maniera definitiva. Bisogna uscire dall'angusto orizzonte del giusto e dell'ingiusto, della condanna facile e dell'assoluzione altrettanto disinvolta.
L'autrice ha voluto soprattutto raccontare le emozioni , forti e devastanti che si accompagnano ad eventi di questo genere considerando un'aspetto che spesso sfugge o si dimentica presto : la persistenza del dolore.
Le vittime sono sempre molte e la ferita che si è aperta continua a produrre una sofferenza che non finisce mai.Una delle protagoniste dirà " .....siamo vittime per sempre...."
Cosa produce un dolore che continua a persistere, non da tregua, non da scampo a nessuna delle vittime ?
La Sorellanza è di fatto  un 'esplorazione attenta di queste vicende declinate al femminile.


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sabato 19 luglio 2014

LA SORELLANZA




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Ai confini del lecito e dell'illecito...laddove il dolore trasforma le persone...Un'avvocata gay, una vigile urbano ,un'infermiera: tre donne che reagiscono,dicono basta, tre amiche, "sorelle " coinvolte in una spirale di omicidi e brutali aggressioni.

Vogliamo seguire il viaggio di queste coraggiose donne nella loro Genova, insanguinata da efferati casi di femminicidio. Vogliamo entrare nella loro storia, conoscerle , provare a capirle....